Tanta gente per il Presidente Carlo Sangalli!

Una consacrazione per l’Unione provinciale Confcommercio di Forlì-Cesena che rappresenta i trenta comuni provinciali.

Il convegno con il Presidente Nazionale Sangalli passerà agli annali.

Straordinaria accoglienza in Romagna per il presidente nazionale Confcommercio Carlo Sangalli: oltre 900 i partecipanti al convegno sull’economia in Romagna promosso dalla Unione provinciale della Confcommercio di Forlì-Cesena (3500 imprese associate in trenta Comuni) al Grand Hotel da Vinci con il presidente nazionale Carlo Sangalli. Un record di assoluto di presenze per gli eventi del territorio. Per l’Unione provinciale sorta nel 2015 è stata una consacrazione.

“E’ stato un convegno fuori dai canoni strettamente istituzionali – dice Roberto Vignatelli, presidente Confcommercio di Forlì e vicepresidente dell’Unione provinciale di Forlì-Cesena: da vedere e da sentire anche per la straordinaria coreografia che ha mixato economia e spettacolo e romagnolità a piè sospinto come quando sul palco Raoul e Mirko Casadei, eredi del mitico Secondo inventore del liscio e amichevoli ospiti canori, hanno cercato di far cantare “Romagna mia” al presidente nazionale Sangalli”..

Ad accogliere Sangalli il presidente dell’Unione Confcommercio di Forlì Cesena Augusto Patrignani e il vicepresidente Roberto Vignatelli, che guidano un’Unione con 3500 imprese nei trenta Comuni provinciali. e tra il pubblico le massime rappresentanza politiche, militari, istituzionali, economiche, fra cui il sottosegretario Sandro Gozi, i parlamentari locali Marco Di Maio e Mara Valdinosi, il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli che è intervenuto in apertura, il sindaco di Cesena Paolo Lucchi,  il Sindaco di Forlì Davide Drei e altri sindaci provinciali, il direttore regionale di Confcommercio Pietro Fantini, il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Roberto Pinza che si è complimentato con l’amico forlivese Roberto Vignatelli, e con Patrignani, per la straordinaria portata dell’evento a cui hanno preso parte anche classi di studenti di scuola superiore.

Apertura con l’inno di Mameli, in piedi, con tanti a cantarlo e un minuto di silenzio per la tragedia dei morti nel treno di Milano. Applaudito a più riprese l’intervento d’apertura del presidente dell’Unione Augusto Patrignani che ha calato a livello locale dei trenta Comuni provinciali la sfida delle sfide, che consiste nell’impresa di crescere in un ambiente favorevole alla crescita delle imprese e si è più volte riferito alla guida autorevole di Sangalli. Il suo intervento in molti passaggi è stato poi ripreso dal presidente di Confcommercio nazionale.

Riprendendo la metafora della nave e del timoniere utilizzata da Patrigiani Sangalli ha rotto il ghiaccio rimarcando che la fortuna sa fare entrare le navi in porto anche senza timoniere nella vita e nelle difficoltà conta il fattore c. “Ma non equivocate: intendo C come Carluccio e ancor più C come Confcommercio”

“Mi si chiede di parlare di una nuova marcia per il rilancio dell’economia. Nel 2017 – ha sottolineato Sangalli – abbiamo avuto l’accelerazione di i molti indicatori economici con un aumento dell’1,5per cento, ma a inizio anno la spinta risulta affievolita con segnali di rallentamento dei consumi e della produzione industriale. Servono due certezze: eliminare le clausole di salvaguardia 2019 e non aumentare l’Iva e abbassare le tasse per raggiungere la crescita del 2% che consentirebbe a famiglie di consumare di più e a imprese di investire. Per ingranare le marce – ha proseguito Sangalli-, occorre che la frizione funzioni. E per farla funzionare serve semplificazione. La burocrazia costa ottomila euro all’anno alle imprese. Una volta che la frizione funzione marche più facili da ingranare. La prima è la diminuzione della pressione fiscale e delle imposte locali attraverso la local tax su tutti gli immobili e totalmente deducibile per gli i boli strumentali delle imprese. Due deficit sono rappresentati dalle infrastrutture e legalità, seconda e terza marcia. Per via delle inefficienze logistiche perdiamo il 2%delle Pil. Per vincere battaglia contro abusivismo, rapine estorsione va promossa e diffusa la cultura della legalità. Servono fermezza e determinazione sostenendo ruolo di forze dell’ordine e magistratura, controlli serrati e pene certe. La nostra iniziativa annuale si chiamerà d’ora in poi non più “Legalità mi piace ma Ci piace”.

“Per ingranare la quarta – ha detto il presidente – bisogna investire su turismo, attraverso politiche di destagionalizzazione e diversificazione: per ogni euro investito in eventi turistici si stima 5 euro di valore aggiunto. La seconda t è il terziario arricchito dalle nuove professioni, ma sempre salvaguardando l’identità che non à l’antidoto alla modernizzazione ma alla omologazione. Difendendo le botteghe storiche e i negozi di vicinato difendiamo noni l passato ma il futuro. La terza t, dopo turismo e terziario, sono i talenti: la differenza la fanno sempre le persone, l’uomo va sempre messo al centro la tecnologia deve essere al suo servizio, non l’inverso”.

Standing ovation per Sangalli e Raoul Casadei gli si è rivolto dicendo: “Carlo, hai una grinta della Madonna”.

Antonio Nannini, segretario generale della Camera di Commercio di Romagna ha poi tratteggiato lo stato dell’economia territoriale in ripresa (ma il commercio accusa ancora battute d’arresto) e Bruno Piraccini ha portato la testimonianza dell’impresa eccellente Orogel, all’incontro guidato dal giornalista Frediano Finucci di La 7 che entra di diritto negli anni dell’Unione provinciale Confcommercio di Forlì-Cesena.

CESENATICO CONVEGNO CONFCOMMERCIO COL PRESIDENTE NAZIONALE CARLO SANGALLI

CESENATICO CONVEGNO CONFCOMMERCIO COL PRESIDENTE NAZIONALE CARLO SANGALLI

 

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